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Droni: una breve panoramica su cosa sono

Droni: una breve panoramica su cosa sono

Online è davvero pieno di articoli che parlano di droni: quando mi sono deciso a comprarne uno la scelta non è stata facile a causa di troppe informazioni sul web.

Dico troppe perchè c’è davvero un mondo dietro e, per chi come me era alle primissime armi (rimango tutt’ora un neofita) trovarsi questa valanga di informazioni non è facile.

Secondo la mia esperienza è possibile imbattersi in due macro categorie: i siti che parlano direttamente di classifiche (con vari modelli su amazon elencati in base alle recensioni e al prezzo) e i siti troppo tecnici, che ci fanno smarrire in mille parole difficili.

Ho deciso di creare un articolo dalla lettura semplice, che ti aiuterà a capire un pò le basi per scegliere autonomamente il drone più adatto alle tue esigenze, cercando di non utilizzare troppi tecnicismi o comunque renderli semplici.

Partiamo: Cosa significa la parola drone?

La sua etimologia deriva da una parola inglese “drone”, ovvero fuco, il maschio dell’ape domestica, detto anche pecchione. la parola è stata coniata agli inizi del ‘900 per identificare i primi aerei radiocomandati.

Essendo uno strumento molto usato sia da amatori che da professionisti, si usano diversi nomi, come multicottero, SAPR (sistemi aeromobili a pilotaggio remoto), multirotore, solo per citare alcuni.

La cosa certa è che si tratta di un velivolo comandato a distanza da un pilota a terra.

La Storia dei Droni

L’uomo ha sempre ambito al volo: La leggenda di Icaro ne è un chiaro esempio: da quel momento l’essere umano ha sperimentato, provato, rischiato e dato la vita inseguendo questo sogno. 

Sembrerebbe che il primo tentativo documentato di far volare a distanza un oggetto risalga al 1849, quando gli austriaci riempirono alcuni palloni di esplodivo e cercarono, con risultati pessimi, di bombardare Venezia.

Dalla prima guerra mondiale in poi, i droni furono utilizzati per azioni strategiche militari. Oggi sono passati, in mille modelli differenti, nelle mani di persone e appassionati, che li utilizzano quotidianamente.

Quali sono i componenti del drone

Ora andiamo velocemente a dare un’occhiata alle componenti principali che compongono un drone modello.

Il Telaio

è lo scheletro, ovvero la struttura che coordina e sorregge le varie componenti. può essere di differenti materiali:

Fibra di carbonio (migliore qualità);

  1. Alluminio
  2. Plastica
  3. Legno

Un telaio in fibra di carbonio rende il drone molto più leggero e allo stesso tempo robusto e resistente.

La grandezza del telaio ne denota la stabilità che è direttamente proporzionale alla potenza dei motori.

I telai possono essere costituiti da un unico blocco oppure assemblati da diverse parti: l’avvento della stampa 3d ha permesso a molti appassionati di costruire dei droni completamente home-made, ricavando le parti principali da modelli a tre dimensioni.

Di seguito le dimensioni standard dei telai:

  1. 250 mm
  2. 350 mm
  3. 450 mm
  4. 550 mm
  5. 650 mm
  6. 800 mm
  7. 900 mm
  8. 1000 mm

Il motore del drone

I droni sono molto differenti tra loro e si suddividono in:

  1. Monocotteri (1 motore)
  2. Tricotteri (3 motori)
  3. quadricotteri (4 motori)
  4. esacotteri (6 motori)
  5. octocotteri (8 motori)
 

La potenza si indica in base al numero di giri che un motore riesce a effettuare con un Volt (KV)

Sono quasi sempre elettrici e si suddividono in:

Motori brushed (con spazzole): di bassa qualità;

Motori brushless (senza spazzole): di alta qualità.

Le eliche del drone

Sono costituite generalmente da due o tre pale: in base al materiale possiamo chiaramente capirne la qualità e l’affidabilità.

I fattori che ne determinano la scelta corretta sono:

Il diametro, ovvero la distanza tra gli estremi;

il Passo, ovvero la capacità di spostare una colonna d’aria durante una rotazione completa.

Ovviamente, la scelta dell’elica è strettamente correlata ala potenza del motore: più quest’ultimo sarà potente, più l’elica avrà un diametro considerevole.

Altre componenti del drone

Non andrò ad analizzare in profondità le altre componenti per risparmiarti un trattato sceintifico, ma te li andrò ad elencare velocemente in punti:

Scheda madre: la centralina che coordina le componenti e mantiene stabile il drone in volo;

Internal Measurment Unit: una seire di componenti che, lavorando in sincronia, permettono di comandare il drone in modo efficiente, e sono il GPS, il giroscopio, l’accelerometro e il barometro.

La batteria

la batteria merita un discorso a parte, poichè ne determina l’autonomia in volo ed è un fattore piuttosto importante da tenere in considerazione.

Le batterie più utilizzate oggi sono quelle ai polimeri di litio (LiPo), estremamente leggere e potenti: hanno infatti capacità molto elevate in spazi davvero ridotti.

Quale drone scegliere?

In tutti i miei acquisti ho sempre effettuato questa considerazione: ho valutato le mie capacità di spesa, ho confrontato alcuni modelli su quella fascia di prezzo, ne ho scelti almeno tre e poi ho tirato le somme.

Piccola premessa: se hai poco budget, inizia partendo da un prodotto molto economico, intorno alle 100 euro: questo ti permetterà di fare prove anche preoccupandoti poco nel caso in cui succeda qualcosa di spiacevole. In un secondo momento potrai decidere di acquistare un prodotto di marca, sicuramente più adatto alle tue future necessità.

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